La Cina ha costruito una sagoma a grandezza naturale della portaerei Ford

La Cina ha costruito una sagoma a grandezza naturale della portaerei Ford


L’enorme sagoma della più importante portaerei degli Stati Uniti, la Uss Geral R. Ford, è comparsa nel deserto del Taklamakan. Si tratta di un bersaglio per le esercitazioni militari della Cina, in particolare attacchi aerei e missilistici, volte a testare la propria capacità di impegnare la marina statunitense in caso di una guerra nel Pacifico.

Il deserto del Taklamakan, situato nella regione dello Xinjiang, viene usato ormai da anni come un immenso poligono naturale dalle forze armate cinesi. Già nel 2021, come riporta Bbc, i satelliti di Maxar Technologies avevano fotografato le sagome rudimentali di diverse portaerei e altre navi statunitensi. Oltre a queste era stato scoperto anche un bersaglio semovente agganciato a un binario, in grado di simulare una nave in movimento.

Lo scopo dell’operazione

Nonostante il deserto non sia in grado di replicare realisticamente le vere condizioni di un combattimento in mare, che potrebbero influenzare i sensori e i sistemi di puntamento cinesi, questa strategia consente a Beijing di effettuare test con una buona approssimazione e in modo sicuro. Assieme allo sviluppo dei missili balistici antinave DF-21, svelati nel 2020, i bersagli nel deserto del Taklamakan rappresentano le principali strategie di contrasto cinese al dominio statunitense dei mari, assicurato da 92 cacciatorpediniere e 11 portaerei, 8 in più della Cina.

Rispetto alle sagome delle altre navi, quella della Ford è più dettagliata. Sul lato destro, a poppa, è stata infatti costruita una torretta dove nella realtà si troverebbe il centro di comando e pilotaggio della portaerei, lungo il ponte sono stati posizionati alcuni binari che rappresentano le zone di partenza e atterraggio degli aerei e il suo perimetro è stato circondata da piloni di cemento, usati per imitare l’impronta radar di una vera nave.

Secondo il sito The Warzone, che per primo ha diffuso la notizia, il poligono del Taklamakan viene usato prevalentemente per attività di ricerca e sviluppo di nuovi armamenti, mentre i test più precisi di puntamento avvengono durante le esercitazioni vere e proprie. Il tutto fa parte della strategia cinese di contrasto e interdizione all’accesso nel Pacifico, volta sia a un possibile scontro per il controllo di Taiwan, sia per limitare l’influenza statunitense nell’area.



Leggi tutto su www.wired.it
di Kevin Carboni www.wired.it 2024-01-05 16:17:37 ,

Previous Sassuolo, Alessio Dionisi non cerca alibi in vista della Fio…

Leave Your Comment